special breakfast

special breakfast
* colazione con prodotti biologici * toilette riservata alla camera * aria condizionata * TV / DVD / Video registratore * servizio frigo * servizio cassaforte * servizio lavanderia (con supplemento) * servizio posteggio privato (con supplemento) Servizi supplementari circuito "sconto 10%" ospiti B&B Bellini * Zò – food, drink & wine P.le Asia, 6 - Catania * PizzArtè – pizzeria, cucina fusion, galleria d’arte Via Gisira 68 - Catania * Pizzeria Pellegrino – pizze e piatti internaz. bio P.zza G. Verga 5 - Acitrezza CT * Palestra First Fitness squash club Via Messina - Catania * Mercati generali - circolo culturale - s.s.417 km 69 - Catania www.mercatigenerali.org

sabato 14 maggio 2011

Sapori di Sicilia

arancino



L'arancino (o arancina) è una specialità della cucina siciliana. Si tratta di una palla di riso fritta, del diametro di 8-10 cm, farcita con ragù, mozzarella e piselli. Il nome deriva dalla forma e dal colore tipici, che ricordano un'arancia.
Nella parte orientale dell'isola gli arancini possono anche avere una forma conica.
Nella letteratura, il commissario Montalbano, personaggio dei romanzi di Andrea Camilleri, è un noto buongustaio e ha contribuito a far conoscere questo piatto fuori dall'Italia con il libro Gli arancini di Montalbano.



cannoli siciliani



I cannoli sono una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana.
La nascita dei cannoli sarebbe avvenuta a Caltanissetta, antica "Kalt El Nissa" che in arabo significa "Castello delle donne", a quei tempi sede di numerosi harem di emiri saraceni. L'odierno cannolo siciliano sarebbe nato da allusioni sessuali: il suo antenato potrebbe essere un dolce a forma di banana, ripieno di ricotta, mandorle e miele. Le favorite dell'emiro, mentre erano rinchiuse nel castello di Caltanissetta, si dedicavano anche alla preparazione di dolci, e avrebbero "inventato" il cannolo, allusione evidente alle "doti" amatorie del sultano. Un'altra fonte, invece, tramanda che i cannoli siano stati preparati per la prima volta in un convento sempre nei pressi di Caltanissetta, dove delle suore rispettose del voto di castità, non lo erano così tanto di fronte al piacere voluttuoso offerto dal magnifico dolce.

Il ripieno tradizionale consiste di ricotta di pecora setacciata e zuccherata, ma recentemente alcune pasticcerie (soprattutto nel ragusano) hanno iniziato a produrne anche con ricotta di mucca, pur meno saporita di quella ovina, ma più delicata e digeribile, come pure con crema pasticcera o crema di cioccolato. Ci sono poi differenze locali, che prevedono l'aggiunta di pezzi di cioccolato, di canditi, di granella di pistacchi o nocciole. Il cannolo farcito viene poi spolverato di zucchero a velo.




cassata



Una cassata siciliana (dall'arabo qas'at, "bacinella" o dal latino caseum, "formaggio") è una torta tradizionale siciliana a base di ricotta zuccherata (tradizionalmente di pecora), pan di Spagna, pasta reale, frutta candita e glassa di zucchero.

Inizialmente la cassata era un prodotto della grande tradizione dolciaria delle monache siciliane ed era riservata al periodo pasquale. del primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo nel 1575 afferma che la cassata è "irrinunciabile durante le festività". Un proverbio siciliano recita "Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua" ("Meschino chi non mangia cassata la mattina di Pasqua"). La decorazione caratteristica della cassata siciliana con la zuccata fu introdotta nel 1873 (in occasione di una manifestazione che si tenne a Vienna) dal pasticcere palermitano cav. Salvatore Gulì, il quale aveva un laboratorio nel centralissimo corso Vittorio Emanuele a Palermo.




cassatelle di s.agata

La cassatella di sant'Agata è di fatto una piccola cassata siciliana a forma di mammella, a simboleggiare il martirio subito dalla santa catanese alla quale fu amputata una mammella.
Si tratta di dolci a forma di tondeggiante fatti con pan di spagna imbevuto di rosolio e farciti con ricotta, gocce di cioccolato e canditi. All'esterno sono ricoperti di glassa bianca e rifiniti con una ciliegia candita in cima.


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